Italia – Cina 1 a 1

 

teatro cinese

Va in scena il 12 e 13 maggio nel teatro d’Innovazione Galleria Toledo di Napoli, in via Concezione a Montecalvario, 34,“Per un pugno di azioni”, tratto da “Ok, borsa!” di Zhao Huanan.

Lo spettacolo è frutto del Laboratorio di teatro cinese realizzato da undici anni nell’Università Degli Studi “L’Orientale” di Napoli nell’ambito dei corsi di Lingua e Letteratura Cinese di Maria Cristina Pisciotta. “Per un pugno di azioni”, tratto da “Ok, borsa!” di Zhao Huanan si avvale della regia di Lorenzo Montanini che ne ha curato anche l’adattamento e che ha diretto il laboratorio teatrale presso l’Università degli Studi “L’Orientale” fin dalla sua creazione.
La storia si svolge all’interno di un edificio cinese tradizionale di Shanghai, lo shikumen, in cui convivono cinque famiglie che, oltre alla cucina, condividono gioie e dolori. Le loro vite vengono sconvolte dagli investimenti in borsa: tutti sono costretti a seguire il saliscendi delle azioni che muta il ritmo regolare della loro realtà quotidiana, la loro posizione sociale e i loro rapporti sentimentali. Infatti con la riapertura della Borsa valori di Shanghai nel 1990, nel giro di due anni aumenta in modo vertiginoso il volume di trading e scoppia la cosiddetta “febbre della borsa”: dalle casalinghe ai teenagers, dagli accademici agli anziani, tutti investono in titoli e azioni. Il fenomeno accelera il processo disgregativo delle imprese statali causando in Cina una gravissima disoccupazione e portando profondi cambiamenti nella vita e nella mentalità della gente, nella compagine sociale e nei rapporti familiari.
Nello spettacolo la borsa si trasforma in una grande metafora della vita, i cui alti e bassi sono determinati non solo dal caso, ma sempre più dal potere decisionale, dalle scelte e dalle capacità dell’individuo.
Nato come sperimentazione di glottodidattica, il laboratorio teatrale si propone la divulgazione della cultura cinese in una città come quella di Napoli di antica tradizione orientalistica e di contribuire alla difficile integrazione delle comunità cinesi sul territorio, offrendo loro un’opportunità di dialogo con l’Università.
Il teatro contemporaneo è sicuramente il genere più adatto sia per veicolare l’insegnamento della lingua che per capire dall’interno i problemi della società, come del resto provato nelle più avanzate università del mondo. La sperimentazione condotta ha portato alla realizzazione di nove spettacoli teatrali, tutte prime assolute in Italia e in Occidente (L’Altra Riva, La bibbia dei monti e dei mari, Gesù Confucio e John Lennon, Rinoceronti in love, La via del cavolo, Il crematorio (Vivere o morire?), Mezzanotte all’Havana Caffé, Le cronache di Sangshuping,48-morto che parla), messi in scena dagli studenti dell’Orientale alternando la lingua italiana e la lingua cinese, in modo sempre comprensibile al pubblico di entrambe le nazionalità.
Gli spettacoli messi in scena al Teatro Stabile di Innovazione Galleria Toledo hanno poi partecipato al Festival del Mediterraneo dell’Estate Romana con grande successo di critica e di pubblico e sono stati selezionati fra gli eventi di “Italia in Cina” del 2007;  sono inoltre stati invitati dalla prestigiosa Accademia Teatrale di Shanghai per il Festival Internazionale di Teatro e segnalati dalle più prestigiose riviste cinesi del settore.

Alessandra Del Giudice

http://www.napoliclick.it/portal/eventi/teatri/2209-italia-cina-1-a-1.html