Anche John Lennon nel teatro cinese

Nove spettacoli teatrali, tutte prime assolute in Italia e in Occidente sono messi in scena dagli studenti dell’Università degli Studi “L’Orientale” di Napoli, alternando la lingua italiana e la lingua cinese, in modo sempre comprensibile al pubblico di entrambe le nazionalità.

E’ il frutto di un laboratorio condotto nell’Ateneo nell’ambito dei corsi di Lingua e letteratura cinese di Maria Cristina Pisciotta.

Il primo andrà in scena il 12 e 13 maggio al Teatro d’Innovazione Galleria Toledo di Napoli con il titolo Per un pugno di azioni, tratto da “Ok, borsa!” di Zhao Huanan, con la regia di Lorenzo Montanini che ne ha curato anche l’adattamento.

Nato come sperimentazione di glottodidattica, il progetto si propone di realizzare un insieme di obiettivi: la divulgazione della cultura cinese in una città come quella di Napoli di antica tradizione orientalistica e contribuire alla difficile integrazione delle comunità cinesi sul territorio, offrendo loro un’opportunità di dialogo con l’ente che si occupa della formazione di personale specializzato nel settore orientalistico.

Il teatro contemporaneo è sicuramente il genere più adatto sia per veicolare l’insegnamento della lingua che per capire dall’interno i problemi della società, come del resto provato nelle più avanzate università del mondo”.

Le altre messinscene sono: L’Altra Riva, La bibbia dei monti e dei mari, Gesù Confucio e John Lennon, Rinoceronti in love,La via del cavolo, Il crematorio (Vivere o morire?), Mezzanotte all’Havana Caffé, Le cronache di Sangshuping,48-morto che parla.

 

 

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